Cossus cossus

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Rodilegno rosso Cossus cossus Cossidae
                                                                 
Cossus cossus: Rodilegno rosso o Falena Capra
Lepidottero polifago e xilofago. Si sviluppa a spese di centinaia di specie arboree (latifoglie) ma talvolta anche su piante erbacee come il carciofo o la barbabietola.

Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Subphylum: Hexapoda
Classe: Insecta
Superordine: Amphiesmenoptera
Ordine: Lepidoptera
Sottordine: Glossata
Infraordine: Heteroneura
Superfamiglia: Cossoidea
Famiglia: Cossidae
Sottofamiglia: Cossinae
Genere: Cossus
Specie: Cossus cossus Linnaeus, 1758

Gli adulti compaiono già nel mese di maggio, ma il massimo dello farfallamento, che prosegue ininterrotto fino a settembre, si ha in giugno e luglio.

Di colore marrone - grigio con striature nerastre e il corpo tozzo e peloso, sono di notevoli dimensioni avendo unÆapertura alare di 7-9 cm. Il colore del corpo si confonde con il colore della corteccia.

Le femmine sono poco mobili e frequentano preferibilmente i tronchi dove, dopo 48 ore dallÆaccoppiamento, possono deporre fino a 800 uova in gruppi di 20-30. Le uova vengono infilate, nella parte basale del tronco o in prossimità del colletto, tra le screpolature della corteccia e questo spiega il motivo per cui sono gli alberi adulti ad essere attaccati piuttosto che i giovani a corteccia ancora liscia.

Le screpolature della corteccia permettono alla femmina di mimetizzarsi e quindi di deporre le uova senza alcuna interferenza.

A volte lÆovideposizione, che dura in pratica tutta lÆestate, può avvenire anche alla base delle branche ma in genere non sopra i due metri di altezza.

Il periodo di incubazione è di circa 2 settimane alla fine del quale fuoriescono le giovani larvette che mantenendo un comportamento gregario, incominciano a scavare sotto la corteccia fino ad arrivare al cambio. Qui trascorrono indisturbate lÆinverno.

AllÆinizio della primavera successiva le larve riprendono i loro scavi e, questa volta individualmente, si approfondiscono nel legno fino a raggiungere il midollo ed emettendo, dai fori delle gallerie, un liquido scuro mescolato a rosure stoppose ed escrementi.

In genere le gallerie hanno un andamento acropeto.

EÆ in questa fase che lÆalbero subisce i maggiori danni. LÆescavazione delle larve, che nel tempo si ingrossano fino a raggiungere le dimensioni di un dito medio, interrompono il flusso sia ascendente che ascendente dei liquidi penalizzando notevolmente lÆattività vegetativa e la durata della vita dellÆalbero.

Inoltre le gallerie larvali riducono la portanza dei tessuti di sostegno dellÆalbero creando una situazione di rischio di schianto imprevedibile. Se vengono attaccati i rami, questi possono spezzarsi facilmente per azione del vento o sotto il peso della neve.

Nelle piante coltivate per il legno si ha inoltre il deprezzamento del legname intaccato dalle gallerie e spesso anche deformato.

Nei climi più freddi lÆattività xilofaga della larva prosegue per due stagioni e quindi il ciclo può durare 3-4 anni. Più frequentemente il ciclo si conclude dopo il secondo inverno quando le larve completano il loro sviluppo e iniziano a dirigersi di nuovo verso la superficie.

Le larve a maturità possono raggiungere anche i 10 cm di lunghezza: sono rosa con il capo nero da giovane e diventa più scura con la maturità. Pare che le loro mandibole siano così potenti da perforare il piombo (!).

LÆincrisalidamento avviene nella zona sottocorticale in un bozzolo protetto verso lÆesterno da detriti legnosi e rosume che otturano il foro di uscita, predisposto per tempo. La sfarfallamento dellÆadulto avviene dopo circa un mese.

A volte può capitare anche che lÆincrisalidamento avvenga nel terreno o su altre piante erbacee nelle parti a struttura legnosa (es. gambo del carciofo).

Nonostante il ciclo particolarmente lungo, Cossus cossus ha un elevato potenziale biotico determinato dalla notevole prolificità e fecondità delle femmine. Inoltre le larve e le uova riescono a resistere anche a temperature di -20¦C. In pratica il freddo invernale che limita e attenua la sopravvivenza di alcune specie patogene, ha trascurabili effetti sulla popolazione del cosside.